Bryonia Il Laboratorio delle Fate

LE VOSTRE TESTIMONIANZE


"La luna...la luna si volta e cambia la faccia...e di noi niente rimane...si volta...e cambia la faccia"

Tutto ha inizio all’incirca quando avevo 6 anni...ero solita alzarmi presto la domenica mattina e andare in salotto a guardare la tv, entro come sempre e mi siedo, accendo la tv, ma un rumore mi distrae, come se qualcuno stesse mangiando non so, dei biscotti o del pane... mi guardo attorno: niente. Ma il rumore persisteva... mi guardo meglio attorno... niente... allora mi alzo e accendo la luce, sono stata sempre una bimba molto coraggiosa!!! Vedo che lo stipo della credenza del mio salotto era aperto, e dentro luccicavano due occhi grandi, a mandorla...neri come due perle, senza pupilla, tutti neri e basta... un essere strano e paurosissimo era seduto rincantucciato nella mia credenza e  trangugiava pane o qualcosa di simile.
Mi guardava. Mi fissava. Era serissimo. O serissima... l’ho sempre considerata una "femmina"... ci siamo guardati per almeno 10 minuti... avevo il respiro morto in gola. Finchè scese da dove era rincantucciata con le ginocchia al mento e camminando dietro alcune piante nel salotto, diventò minuscola in un attimo e scomparve... io tornai al letto spaventatissima!!! ma non dissi assolutamente niente! Da allora tutte le domeniche, di mattina, quando andavo a vedere la televisione, la ritrovavo lì, rincantucciata, che mi guardava coi suoi occhioni...
Poi, dopo un annetto non la vidi più! però in casa c’erano sempre strani episodi: cibo che spariva, cose che sparivano misteriosamente e altrettanto misteriosamente riapparivano nello stesso posto, e poi un particolare fondamentale... quando andavo al letto, delle volte non riuscivo a dormire per un peso che avevo addosso... ma un peso!!! come se ci fosse qualcuno su di me! Finchè a 10 anni, riapparve: erano le sette di sera, circa, entrai in camera e vidi una testa pendere dal mio lampadario: mi misi ad urlare: scomparve. 

Mia sorella arrivò trafelata, ma non dissi niente, avevo paura che non mi portassero da qualche medico!! Appena se ne andò, riapparve proprio davanti a me, e finalmente potei vedere com’era. E  la descrivo come l’ho vista: alta più o meno 130 cm, carnagione viola scuro, aveva un cappello verde fatto come dell’involucro delle pannocchie, i capelli di stoppa neri e arruffati e lunghi fino alla spalla, gli occhi neri perlati che riempiono tutto lo spazio(senza pupilla), una ruga sotto gli occhi, il naso largo e schiacciato, la bocca come una ferita che si apre al centro del viso, come un ghigno burlesco, senza denti dentro, tutta nera la bocca, il collo stretto, una strana maglia a brandelli marrone scuro e dei pantaloni corti fino alle ginocchia, di uno strano tessuto, sembrava di tronco d’albero. I piedi a punta, uniti senza dita un po’ indentro, le ginocchia a tre quarti della gamba. In una mano aveva una specie di frustina che ha su entrambi gli estremi 2 palline piatte, di un diametro di due centimetri.  Era tutt’altro che bella!! Mi guarda, indica con un dito lungo e ossuto fuori dalla finestra e comincia a parlare, con una strana voce roca che pareva doppiata, nel senso che le parole non rispecchiavano i movimenti burleschi della bocca dice così: "La luna... la luna si volta e cambia la faccia...e di noi niente rimane... si volta... e cambia la faccia" non lo dimenticherò mai. Poi svanì. Ma io da allora ho capito che è sempre qui: muove gli oggetti, spegne la televisione, poi la riaccende e si fa delle gran risate!! La vedo ancora, una o due volte l’anno, non sto scherzando! L’ultima volta che l’ho vista aveva nell’altra mano una sorta di scettro perlato con il pomello tondo che recava un simbolo, ma non riesco a ricordarlo. Lei canta, e io saprei anche riferire alcune melodie, e una cosa che ama fare è stare a testa in giù sui lampadari, dondolandosi! Gli altri però non la vedono... e io ho sempre avuto paura di parlargli, anche perchè non conosco nulla di questo Piccolo Mondo e non vorrei che mi faccia del male!!! Mi ha parlato anche altre volte: sempre frasi incomprensibili!

Manuela

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